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Convegno
presso l'Ordine degli avvocati di Bari


La vita dell'avv. Luigi Martino

 La sede dell’Ordine degli Avvocati di Bari ha visto, lo scorso 7 novembre, oltre 200 persone presenti  alla presentazione del libro "La sapienza del Cuore", Vita dell'avvocato Luigi Martino di Gaetano Minuta, Città Nuova editrice. Oltre all’Ordine degli avvocati, hanno patrocinato l'evento: la Provincia di Bari, il Comune di Bari,  il Comune di Spinazzola e sindaco Nicola Di Tullio, l'Ordine degli avvocati di Trani.

Il convegno, organizzato da Comunione e diritto, ha ottenuto 4 crediti formativi deontologici dal Consiglio dell’Ordine di Bari, a riprova che la testimonianza di una vita coerente è la migliore modalità per presentare soprattutto ai giovani avvocati il codice deontologico.
Così il Consigliere avv. Ancona ha sottolineato come Luigi Martino abbia incarnato il codice, ed in particolare abbia saputo vivere la professione in perfetta indipendenza, autonomia, e così sia riuscito a meglio difendere i propri assistiti. 

 La presentazione del libro è stata la possibilità di far conoscere la vita dell'avvocato Luigi Martino colma di esperienze di vita professionale e umana. L'avvocato Martino ha riconosciuto il valore della persona, per la quale si è completamente messo a servizio, non come fatto meramente personale, ma come missione per rendere fecondo il rapporto stato-persona, comunità-individuo, di cui egli si faceva mediatore. Egli ha saputo indicare la grandezza insita in ogni persona, nella sua capacità di realizzare il proprio "dover essere", ossia la propria realizzazione, nel servizio quotidiano all'umanità circostante.
L’autore del libro, Gaetano Minuta, ha raccontato del primo titolo dato alla biografia:
 “Memoria dell’origine” , aggiungendo: “Lo avevo tratto da un brano di Benedetto XVI messo alla fine del libro. Tra le altre cose il Papa emerito dice: “L’antidoto più efficace contro la rovina dell’uomo risiede nella memoria della sua grandezza, non in quella della sua miseria.”  E sembra che tutta la vita di Martino sia stata un continuo sottolineare all’uomo la sua grandezza”.
L’avv. Martino aveva a cuore di trasmettere la scienza del diritto a tanti giovani, che accoglieva nel suo studio con un’attenzione non convenzionale, cercando di valorizzare al massimo i suoi collaboratori. .
Alcuni di loro hanno preso la parola nel corso della serata.
L’avv. Giuseppe Barbaro è stato invitato da Gigi Martino ad entrare nel suo studio poco dopo la laurea. Si trattava di trasferirsi da Taranto a Bari.
“C’era un problema – spiega l’avv. Barbaro -  non potevo contare sul sostegno economico della mia famiglia. Tuttavia Gigi, pur potendo facilmente trovare a Bari tanti giovani praticanti disposti al tirocinio gratuito mi offrì, con mia grande sorpresa, di corrispondermi un piccolo rimborso spese che mi consentisse di essere dignitosamente autonomo. Ricordo ai non addetti ai lavori che negli anni settanta la retribuzione per i praticanti avvocati era pura fantascienza e forse lo è ancora oggi. Ma non si trattava di semplice generosità del cuore; in realtà Gigi aveva un profondo rispetto e amore per il prossimo e certamente coloro i quali lavoravano con lui erano tra i più prossimi.
L’avv. Maria Giovanna Rigatelli lo ha conosciuto a Roma ed evidenzia come l’avv. Martino,  con la sua semplicità, con il profondo rispetto, con il valori che sapeva trasmettere, è riuscito a farle comprendere che c’è un modo diverso di essere avvocato, di essere uomo dei rapporti, e di saper davvero tutelare il cliente nel modo migliore, nel pieno rispetto di tutte le parti.
DSCF8005Ha mostrato che si vive una fedeltà più alta  se si guarda oltre interesse del cliente, se si aiuta il cliente ad aprirsi al bene comune, e che così, spesso, ciò che si ottiene è di più di quanto si poteva sperare.
Un avvocato libero, perché ha obbedito alla legge alla propria coscienza e così, ha svolto al meglio il suo lavoro e ha reso il miglior servizio ai suoi assistiti e alla società.
L’avv. Orazio Moscatello aggiunge:  ”Pensando al titolo di questo libro, che contiene un richiamo al <<cuore>>, mi è venuta in mente una citazione, nella quale il noto giurista Piero Calamandrei tracciava le caratteristiche della professione dell’avvocato. Vorrei leggervela nella sua interezza, senza togliere nulla, perchè dà l’idea dell’essenza della professione forense.
“Molte professioni possono farsi col cervello e non col cuore. Ma l’avvocato no. (…) L’avvocato deve essere prima di tutto un cuore: un altruista, uno che sappia comprendere gli altri uomini e farli vivere in sé, assumere i loro dolori e sentire come sue le loro ambasce. L’avvocatura è una professione di comprensione, di dedizione e di carità."
Al termine di questo convegno ci sentiamo di affermare che così è stato l’avv. Luigi Martino.

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