Il Patto del '49 nell'esperienza di Chiara Lubich.
Percorsi interdisciplinari
Diritto ed esperienza giuridica costituiscono ambiti costellati da categorie espresse in parole e formule tipiche dell’ambito giuridico, ma che entrano nella quotidianità come strumento della vita sociale. Una, fra le tante, è l’espressione “patto”, ad indicare accordi che necessitano dell’incontro di volontà fra le parti coinvolte.
La realtà ce ne offre tante esemplificazioni, alcune nell’uso meno ‘tecnico’, pensiamo ad es. al patto fra le generazioni; eppure, la parola può conservare anche oggi una sua originalità. Ne è prova un titolo: “Il Patto del ’49 nell’esperienza di Chiara Lubich. Percorsi interdisciplinari”, pubblicato tra le novità dall’Editrice Città Nuova, nuova collana “Studi della Scuola Abbà”.
Una novità anzitutto per l’oggetto dello studio: una raccolta di scritti nelle più varie discipline, tra queste il diritto, in cui studiosi delle diverse scienze risalgono al momento iniziale della luminosa esperienza vissuta da Chiara Lubich nel 1949, che si colloca all’origine del Movimento dei Focolari, di cui lei è stata fondatrice.
Il “focus” dei vari approfondimenti diventa il “Patto di unità” tra la Lubich e I. Giordani, onorevole, scrittore e giornalista: soggetti diversi per la loro provenienza, ma che nel Patto pronunciato quel 16 luglio del’49 aprono un orizzonte inedito, non limitato al tempo di un’esperienza, né chiuso tra loro quali soggetti esclusivi, ma aperto alla possibilità di generare tra le persone ad ogni latitudine rapporti rinnovati dalla reciprocità che sa guardare all’altro oltre sé. Una relazionalità originale, che non contraddice il diritto, piuttosto ne può costituire una inedita chiave di lettura.”